domenica 1 marzo 2009

Come rane bollite


Ritorno triste alla realtà.
Sempre più allucinante, sempre meno logica. Oggi 1 marzo 2009 è un brutto giorno: è una di quelle tappe della vita che sembrano uscite da un libro di Kafka.

L'infame ordinanza con cui il Comune di Roma vieta la vendita dei cornetti e di altre prodotti artigianali oltre l'una di notte è resa effettiva.

Ancora non sono riuscito a scaricare l'ordinanza, in compenso vi posto l'articolo divulgato dal sito ufficiale del Comune di Roma sull'articolo intitolato "Ordinanze anti-sballo, i risultati. Le prossime misure su movida e sicurezza "

Forse non si rendono neanche conto dell'amaro umorismo involontario, associando lo "sballo" a bomboloni e coni gelato. Forse i nostri cari assessori pensano allo spaccio di airag, kumis e archi (le celebri bevande di latte fermentato di yak e giumenta tipiche delle popolazioni delle steppe russe e della mongolia).

Abbiamo aperto su questo argomento un gruppo di autoaiuto su facebook e una connessa petizione.

Si tratta dell'ennesimo passo verso la limitazione delle libertà: prima il diritto di sciopero, poi quello cornetto all'alba, la prossima volta sarà quello della dissuasione alla passeggiata notturna.
Si instilla una paura eccessiva, creando un caso eclatante su un problema reale, strumentalizzandolo però ad arte, si organizzano squadre private per "controllare il territorio", si invita la gente a ritornare a casa. Così una città muore e gli unici beneficiari di questa situazione sono proprio i delinquenti che si vorrebbero combattere.
Le strade popolate allontanano i malintenzionati, il Pigneto (e San Lorenzo) docet.

Così un passo dopo l'altro restiamo incastrati in questa folle realtà, come rane bollite vive, aumentando un grado alla volta la temperatura dell'acqua, fino a quando - abituandosi ai piccoli cambiamenti - non si accorgono che è troppo tardi per non essere lessi.
Ma non ci daremo per vinti. Anzi. La battaglia è appena cominciata.

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