Quest'anno voglio farvi un regalo in linea con le parole d'ordine di quest'anno: spending review e sobrietà.
Un regalo antico ma sempre attuale, un classico di quelli poco noti perchè fanno riflettere più che divertire.
Il regalo quindi è un minuto di lettura e tre secondi di riflessione, che in tempi sempre più rapidi e concitati come i nostri sono un bel patrimonio da capitalizzare
Per farne cosa, non saprei.
Spero solo che possa aiutarvi a vivere più serenamente il 2014.
Auguri di buone feste.
La golaccia*
Quann’io vedo la ggente de sto Monno,
che ppiú ammucchia tesori e ppiú ss’ingrassa,
più ha ffame de ricchezze, e vvò una cassa
compaggna ar mare, che nun abbi fonno,
dico: oh mmandra de scechi, ammassa, ammassa,
sturba li ggiorni tui, pèrdesce er zonno,
trafica, impiccia: eppoi? Viè ssiggnor Nonno
cor farcione e tte stronca la matassa.
La morte sta anniscosta in ne l’orloggi;
e ggnisuno pò ddí: ddomani ancora
sentirò bbatte er mezzoggiorno d’oggi.
Cosa fa er pellegrino poverello
ne l’intraprenne un viaggio de quarc’ora?
Porta un pezzo de pane, e abbasta quello.
Giuseppe Giocchino Belli - 27 ottobre 1834
*Per chi avesse difficoltà nel comprendere il sonetto, sarò felicissimo di spiegarglielo a voce o mail. Sarà l'occasione per scambiarci nuovamente gli auguri.
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