Oggi è il giorno uno dell'anno mille e per mia figlia si prospettano giorni duri. La vita è complessa e tenacemente ingiusta, più spesso di quanto si possa credere e temere. A 19 mesi è costretta a crescere nel silenzio dei suoi pensieri, ma con una determinazione impressionante per farsi comprendere. Dovremo accompagnarla fin quando non sarà forte abbastanza per essere autonoma, insegnarle a difendersi più di quanto è leggitimo chiedere a una bambina, con le sue parole e con il corpo, farci guidare nella sua normalità e (dicono) verso la nostra. Potremo qualche colta,piangere di nascosto, ma solo per essere più sereni e saldi ai suoi occhi.
Avevo un enorme rimpianto enorme qualche ora fa, le parole dolci sussurrate e non giunte, ma poi il suo sorriso e un abbraccio mi ha sciolto ogni dubbio che i nostri messaggi arrivano forti e chiari.
Oggi anno uno dell'anno mille è un bellissimo giorno difficile.
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Mi viene uno pseudo salmo a forma di poesia
Il Signore prende, il Signore dà
Il Signore mi ha donato la luce, ma mi ha reso il silenzio
Mi ha regalato la luce, ma mi tolto la voce
Il Signore prende, il Signore dàIl Signore mi ha dato la gioia, infarcendola di tristezza
Mi ha tolto le forze, dissipando ogni affannni
Si è preso le mie speranze, creando nuove opportunità
Mi ha tolto le certezze, rendendomi i dubbi.
Il Signore prende, il Signore dà
Il tuo pseudo salmo a forma di poesia è bellissimo. Ho scoperto anni fa, e continuo a scoprire, che niente, NIENTE può creare una vera barriera tra genitori e figli, e cercherò di ricordarmene durante l'adolescenza di mio figlio...
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